Nelle forme degli sguardi della regia la soggettiva è uno sguardo invisibile, che non ha una partecipazione da parte dell’attore.
L’ attore guarda qualcosa e noi possiamo immedesimarci nel suo sguardo seguendolo con la macchina da presa. Quando invece lo sguardo è glaciale, fermo, bloccato, è una inquadratura oggettiva. Ovviamente l’oggettiva può anche caricarsi di un forte sentore autoriale e attoriale ma non è però lo sguardo del personaggio. Quindi l’oggettiva è lo sguardo di un’autore onnisciente che non riusciamo ad identificare. Invece l’ oggettiva è lo sguardo del personaggio che noi fintiamo tramite movimenti di macchina e non.