CONSIGLI UTILI

Il realismo nel cinema: quando una scena sembra vera, e quando no

Mar 20, 2025

Il cinema è un’illusione, ma a volte questa illusione è così potente da sembrare più reale della realtà stessa. Alcuni film ci fanno dimenticare di stare guardando una finzione, ci immergono in un mondo che percepiamo come autentico, mentre altri – anche con le migliori intenzioni – falliscono nell’inganno e ci fanno notare i loro artifici.

Ma cosa rende una scena credibile? Quali sono gli elementi che fanno la differenza tra un film che ci fornisce la percezione del reale e uno che, invece, ci ricorda costantemente che è solo un film? Ci sono tanti fattori in gioco: dalla fotografia al montaggio, dai dialoghi alla recitazione, fino all’uso della musica e degli effetti speciali. In questo articolo esploreremo cosa rende un film autentico e cosa, invece, rischia di spezzare la sospensione dell’incredulità.

Quando il realismo funziona: gli elementi di un film credibile

Ci sono film che sembrano così reali da farci dimenticare che siamo in una sala buia o davanti a uno schermo. Pensiamo a The Revenant di Alejandro González Iñárritu, dove il freddo, la fatica e la lotta per la sopravvivenza di Leonardo DiCaprio sembrano tangibili. O a Roma di Alfonso Cuarón, che con il suo bianco e nero elegante e la sua attenzione ai dettagli ricostruisce un Messico degli anni ’70 che sembra quasi un documentario.

Ma come si ottiene questo effetto? La fotografia gioca un ruolo essenziale nel creare un senso di autenticità. Alcuni film scelgono di utilizzare illuminazione naturale o poco artificiale per avvicinarsi a un’estetica documentaristica. The Revenant (2015) è stato girato quasi esclusivamente con luce naturale, rendendo ogni scena più “vera” e coinvolgente. I figli degli uomini (2006) utilizza colori spenti e una fotografia quasi sporca per immergere lo spettatore in un mondo cupo e decadente. Nomadland (2020) sfrutta la luce naturale del tramonto e paesaggi autentici per creare una connessione tra spettatore e protagonista.

Il montaggio ha un impatto enorme sulla percezione della realtà. Se un film è montato in modo troppo frenetico o artificioso, può sembrare costruito e perdere naturalezza. Un buon realismo si ottiene con un montaggio “invisibile”, che non attira l’attenzione su di sé ma lascia fluire la storia in modo naturale. Molti registi scelgono di evitare tagli frequenti, facendo durare una scena più a lungo. In alcuni film, i montatori lasciano piccole imperfezioni, come pause nei dialoghi o movimenti della macchina da presa leggermente instabili, per rendere la scena più “vera”.

Un esempio divenuto iconico: 1917 (2019) di Sam Mendes è costruito come un unico piano sequenza (sebbene con tagli nascosti), immergendo completamente lo spettatore nell’azione.

Uno degli errori più comuni nelle sceneggiature è l’eccesso di dialoghi esplicativi, in cui i personaggi spiegano tutto in modo innaturale. Nella realtà, le persone non parlano come in un manuale di istruzioni. I buoni sceneggiatori sanno scrivere dialoghi che suonano naturali, con interruzioni, esitazioni e sottintesi.

Cosa rende un dialogo “finto”? Quando i personaggi dicono cose che nessuno direbbe nella vita reale o spiegano concetti che tutti dovrebbero già sapere solo per informare lo spettatore. Oltre a tutto questo, anche la recitazione degli attori e il suono stesso vanno gestiti! Non è un lavoro semplice, si tratta di ricamare con cura una tela.

Quando il realismo fallisce: i segnali che qualcosa “suona finto”

Abbiamo parlato di cosa rende un film realistico, ma cosa lo fa sembrare artificioso? Ecco alcuni segnali che possono spezzare l’illusione cinematografica:

  • Fotografia troppo patinata e perfetta
  • Dialoghi innaturali ed eccessivamente esplicativi
  • Montaggio che attira troppo l’attenzione su di sé
  • Attori che esagerano le espressioni e i gesti
  • Effetti visivi troppo evidenti o mal integrati

Tutti questi elementi non sono sempre difetti – un film può scegliere di essere volutamente stilizzato o surreale – ma se l’obiettivo è il realismo, vanno evitati.

Creare un film che sembri reale è una combinazione di fotografia, montaggio, recitazione e suono.
I registi più attenti sanno che la chiave sta nei dettagli, nel lasciare spazio ai personaggi e nel permettere allo spettatore di sentirsi dentro la storia.

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