RECENSIONI DEGLI STUDENTI

RECENSIONE – IL FILO NASCOSTO

Mag 7, 2018

Londra, anni 50′, Reynolds Woodcock è un sarto di grande successo, ossessionato dal suo lavoro, attorno al quale ruota tutto il suo mondo. Con la sua grande abilità di sarto, dovuta a una grande passione sin dall’età giovanile, cuce vestiti per l’alta borghesia londinese ed europea, trasformando i suoi clienti sulla base dei loro desideri e delle loro caratteristiche. Reynolds è scapolo, a suo dire la sua passione per i vestiti non gli consente di sposarsi, sennonché una volta lasciata la fidanzata del momento incontra Anna, una cameriera di campagna, che si trasferirà da lui a Londra, diventando sua modella e amante. Anna è più giovane, di umili origini e inizialmente verrà schiacciata dal carattere di lui, ma con il tempo troverà tra i vari scontri un equilibrio distorto con il quale far funzionare il rapporto. Il disinteresse di Reynolds verso tutto ciò che non è cucire vestiti porta a liti alle quali Anna non si sottrae, cercando in più modi le attenzioni di lui, fino ad avvelenarlo con dei funghi per poi accudire l’ormai inerme amante nonché futuro sposo.

Lo scorrere del tempo mostra gli alti e bassi del loro rapporto e il matrimonio dei due sembra una mossa azzardata fino alla fine del film, dove Anna rivela al marito di averlo avvelenato, ma solo per potersi poi prendere cura di lui, rendendolo inerme e bisognoso. La reazione di lui è attesa in una lunga scena che si conclude con l’accettazione del rapporto di eccessi dei due, dall’irritabilità che si causano in salute al bisogno di lui in malattia, concessione di attenzioni, affetto e tenerezza tra i due.

SCENA PREFERITA: L’inizio della luna di miele dei due, tra le bianche montagne sembra già l’inizio della fine. Reynolds è già a disagio lontano dal lavoro e il modo di comportarsi di lei risulta sempre eccessivamente fastidioso, mostrandoci un immagine della colazione tra i due già vista nel film, che causa la stessa reazione al sarto londinese nonostante ci si aspetterebbe altrimenti visto l’inaugurato matrimonio. In questa scena viene mostrato come l’equilibrio del loro rapporto sembri precario, sempre al limite, facendoci vivere la tensione tra i due, in attesa di un litigio o di una separazione che non vedremo mai, ma che verrà guarita dallo speciale modo di Anna di prendersi cura del maniacale marito.

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